Villa Calcinaia

Con i suoi 30 ettari di vigneti, la famiglia Conti Capponi produce vini riconosciuti e apprezzati a livello internazionale fin dagli inizi del XX secolo. Vini secolari riconosciuti ed apprezzati a livello internazionale. I prodotti di Villa Calcinaia erano però già conosciuti nel XVI secolo, come attestano i documenti dell'archivio di famiglia. Negli ultimi 50 anni, i Capponi hanno continuamente investito nella loro vinificazione, migliorando la qualità nel rispetto del legame con il terroir e le sue rispettate tradizioni.

Villa Calcinaia ha avviato l'agricoltura biologica nel 2000, prima negli oliveti, poi nei vecchi vigneti piantati tra il 1959 e il 1975, e successivamente in tutti i vigneti. Il regolamento biologico si applica anche alla produzione di vino e olio d'oliva. L'azienda possiede un importantissimo patrimonio genomico di vite e olivo risalente alla fine del 1800. La certificazione biologica vale anche per le piccole viti utilizzate per i nuovi impianti e comprende quindi anche i vivai preposti alla Propagazione del materiale può essere utilizzata.

Il fiume Greve divide la sua valle in due metà, di natura molto diversa. La sponda destra è caratterizzata dalla catena montuosa dei “Monti del Chianti” ed il terreno è composto prevalentemente da arenarie e sabbie formatesi dalla dissoluzione del sottosuolo roccioso di questi monti. La sponda sinistra, invece, dove si trova Villa Calcinaia, risale all'Eocene, e qui l'argilla calcarea è l'elemento predominante. Il nome Calcinaia può essere tradotto come “cava di gesso”, poiché l'estrazione di questo elemento è necessaria per la produzione della malta. Sebbene la calce sia presente in grande quantità in cantina e crei un certo "fil rouge" tra i diversi terreni, esistono comunque grandi differenze tra i singoli vigneti, dovute anche alle diverse altitudini (da 200 a 350 m s.l.m. ), a causa dell'esposizione e dei numerosi piccoli affluenti del fiume Greve che attraversano l'azienda. Nel corso dei secoli questi corsi d'acqua hanno formato degli affluenti che, attraverso la sedimentazione negli strati più bassi, hanno creato strati di terreno con un'elevata percentuale di argilla grigia, chiamati "mattaione" nel dialetto toscano. In generale, la struttura del suolo a Calcinaia è aperta: suoli più profondi con una maggiore percentuale di sabbia sui pendii più bassi verso il fiume Greve e suoli argillosi meno profondi con un'alta percentuale di pietre sui terreni più alti, in particolare "Galestro": un'ardesia argillosa , la cui struttura peeling, superficie friabile, permeabilità, contenuto di silice e ricchezza di oligoelementi garantiscono l'equilibrio vegetativo della vite e vini ricchi di carattere. Al di sopra di una certa altitudine, circa 300 m, affiora anche l'Alberese, una marna calcarea più tipica del territorio di Gaiole e che contribuisce alla grande diversità dei suoli di Calcinaia.